La Medicina Nucleare del Santa Corona di Pietra Ligure rinnova tutte le grandi apparecchiature in dotazione
SPECT CT
Questa settimana presso la Medicina Nucleare dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure si è concluso il collaudo del nuovo sistema SPECT CT: il tomografo ad emissione di fotone singolo (SPECT) che ingloba un impianto per la tomografia assiale computerizzata (CT, più comunemente nota come TAC). La messa in esercizio operativo è prevista nelle prossime settimane.
L’intervento per l’acquisto del macchinario e per i lavori edili ed impiantistici sui locali che ospitano il nuovo impianto è costato complessivamente circa 982 mila euro, finanziati in larga parte con fondi regionali (DGR 946/2019) e in parte da ASL2.
La nuova apparecchiatura andrà a sostituire la Gamma Camera (SPECT) in dotazione della Struttura ampliandone le potenzialità diagnostiche grazie alla modalità TAC.
“Lo strumento, di produzione Siemens Healthcare, modello Symbia Intevo Bold, è di ultima generazione tecnologica e rappresenta il più alto standard mondiale per queste tipologie di apparato.” spiega il Dr. Dario Padrone, direttore della S.C. Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica di ASL 2 “Consente di ridurre fino al 60% la dose al paziente senza compromettere la qualità delle immagini e permette di ricostruire con altissima definizione anche le piccole strutture anatomiche.
La maggiore risoluzione dell'immagine permette di localizzare e caratterizzare meglio le lesioni, particolarmente quelle di natura oncologica, per una rappresentazione più accurata delle condizioni del paziente anche in presenza di protesi metalliche o pacemaker.”
PET CT
Sempre presso la Medicina Nucleare di Pietra, entro il mese di dicembre 2023, verrà collaudato e messo in esercizio anche un nuovo Tomografo PET CT, ovvero tomografo ad emissione di positroni (PET) che ingloba un impianto per la tomografia assiale computerizzata (CT o, per usare un acronimo forse più noto, TAC).
L’investimento fatto per l’acquisto del nuovo sistema è di circa 3.074.956 euro, di cui 2.634.956 euro per l’attrezzatura e circa 440.000 euro per i lavori necessari all’adeguamento impiantistico ed architettonico. In questo caso l’intervento è stato reso possibile grazie ai fondi del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR – Ammodernamento del Parco Tecnologico e Digitale Ospedaliero - Grandi Apparecchiature).
La nuova apparecchiatura, sempre di produzione Siemens Healthcare, modello Biograph Vision 600, andrà a sostituire un analogo PET CT, ormai vetusto, migliorando sensibilmente le potenzialità diagnostiche nell’ambito della medicina nucleare.
“Tale strumentazione, usata prevalentemente nell’ambito della conferma o prima diagnosi di malattia oncologica, e nel follow up del percorso di cura, consente di comprendere con grande precisione e grazie ad un’elevata risoluzione spaziale, lo stato della malattia, individuando anche le lesioni di piccola dimensione.” spiega la Dottoressa Di Ciolo, direttore della Medicina Nucleare di Pietra Ligure “La componente TAC (CT) del PET CT, consente altresì di ridurre sensibilmente la dose di radiazione erogata al paziente in fase diagnostica e per contro restituire la migliore qualità dell’immagine oggi possibile con questa tecnologia.” spiegano i tecnici di ASL 2
Gamma Camera (SPECT)
Un terzo importante investimento interesserà sempre la Medicina nucleare di Pietra L. che, presumibilmente entro fine febbraio 2024, vedrà la messa in funzione di un nuovo sistema Gamma Camera (SPECT). Il costo per l’acquisto dell’apparecchiatura - 434.698 euro - e per i lavori necessari all’adeguamento impiantistico ed architettonico dei locali - circa 170.000 euro- sarà coperto anche in questo caso dai fondi del PNRR.
Anche in questo caso si tratta di una produzione Siemens Healthcare, modello Symbia EVO, che andrà a sostituire un analogo apparato ormai obsoleto, migliorando non poco le potenzialità diagnostiche dell’esame effettuato (scintigrafia). Lo strumento consente di migliorare il rilevamento e la caratterizzazione delle lesioni, grazie ad una maggiore sensibilità del collimatore e una migliore risoluzione. Potendo contare di un gantry più ampio, un tunnel più corto e un detettore flessibile, l’apparecchio consente di effettuare scansioni anche su pazienti obesi, soggetti claustrofobici o con mobilità ridotta.
Ammodernamento impiantistico e ristrutturazione architettonica
Oltre alla sostituzione di tutte e tre le cosiddette “grandi apparecchiature” in uso presso la Medicina nucleare dell’Ospedale Santa Corona, è previsto anche l’intero rifacimento impiantistico ed architettonico del laboratorio RIA, per un investimento di circa € 75.000 (fondi bilancio ASL2) e l’adeguamento impiantistico ed architettonico dell’intera “area fredda” (zona con assenza di radioisotopi contaminanti) e di tutti gli altri spazi della Struttura.
, e aggiunge “Tutte le attività sono state gestite e coordinate dalla S.C. Sistemi informativi e Ingegneria Clinica in stretta sinergia con la S.C. Patrimonio e Gestione Tecnica e con la stretta collaborazione della S.C. Medicina Nucleare, della S.S.D. Fisica Sanitaria e della S.C. Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri, ognuno per le attività di propria competenza.” dichiara il Commissario straordinario di ASL 2,Michele Orlando “Vorrei ringraziare dunque tutti i dirigenti e gli operatori coinvolti in questa importante operazione di rinnovamento ed ammodernamento tecnologico per il grande lavoro che stanno portando avanti da mesi con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza un’offerta diagnostica di altissimo livello”.
“Al termine di tutti questi investimenti ed attività, sarà messo a disposizione dei pazienti e degli operatori un servizio di Medicina nucleare dotato delle migliori tecnologie oggi disponibili, annoverando il Servizio tra le eccellenze a livello nazionale del settore. Questo è uno dei tasselli che va a potenziare l’Ospedale Santa Corona, strategico all’interno delle attività svolte nell’ambito della Asl 2” conclude l’Assessore regionale alla Salute Angelo Gratarola.