Si è tenuta stamattina, 5 dicembre, la presentazione ufficiale della nuova Sala Codici Rossi del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, DEA di secondo livello e Trauma center del Sistema Sanitario Ligure.
La Struttura ogni anno accoglie circa 45 mila pazienti di cui 6% codici rossi, 25% codici arancioni, 44% codici azzurri, 22% codici verdi e 3% codici bianchi.
Per la natura della struttura, Hub per patologie tempo dipendenti come il trauma maggiore, le patologie neurologiche, vascolari ed emorragiche acute, riceve pazienti da un territorio molto ampio, che inizia da Ventimiglia e arriva a Savona.
Non sono dunque pochi i casi complessi che richiedono, per la loro stabilizzazione e risoluzione, un’organizzazione capace di attivare in tempi stretti le equipe multidisciplinari necessarie al caso.
"La nuova sala codici rossi, grazie alla razionalizzazione degli spazi già presenti, è organizzata in modo più funzionale, con un netto allargamento effettivo dell’area con raddoppio delle postazioni di codice rosso, potendo dunque gestire due pazienti in contemporanea." spiega il dott. Alessandro Riccardi, direttore del pronto Soccorso di Pietra Ligure.
"La nuova sala è stata concepita con una filosofia di 'spazio aperto' per una gestione più tempestiva delle emergenze; la nuova configurazione risulta più efficiente per accogliere e trattare con immediatezza l’arrivo dei casi più gravi e complessi. La riorganizzazione ha permesso in aggiunta la creazione di quattro postazioni intensive nella stessa area, con monitoraggio multiparametrico centralizzato e gestito da un infermiere d’emergenza-urgenza, finalizzate alla stabilizzazione successiva dei codici rossi, ma anche di eseguire procedure d’emergenza, effettuare ventilazioni e garantire il monitoraggio di tutti i pazienti del pronto soccorso che nel frattempo abbiano sviluppato un quadro critico."
"Il rinnovamento della sala Codici rossi permetterà allo staff medico e infermieristico di seguire contemporaneamente un numero maggiore di pazienti gravi, con un monitoraggio costante e con una migliore efficienza del sistema di cura" commenta il dott. Michele Orlando, Direttore generale di Asl2. "Questa ottimizzazione avrà un impatto significativo sulle condizioni dei pazienti, garantendo risposte ancora più tempestive alle emergenze. Inoltre, un ambiente di lavoro più funzionale e attrezzato favorirà una gestione più fluida e collaborativa delle attività cliniche, migliorando non solo la qualità dell'assistenza ma anche le condizioni operative del personale sanitario."
"Il Sistema dell'emergenza urgenza della Regione Liguria è tra i migliori a livello nazionale per qualità e tempestività di intervento. Il potenziamento e il miglioramento della parte strutturale del secondo hub per adulti, che copre la vasta area del Ponente ligure, è un segnale di grande attenzione da parte dell'Azienda ai temi del Pronto Soccorso e in particolare ai casi a più alta complessità. È anche attraverso il miglioramento degli aspetti strutturali che si garantisce un incremento delle performance sanitarie da parte degli operatori. Anche con questo intervento si ribadisce il ruolo centrale dell'ospedale Santa Corona nell'ambito del tessuto sanitario regionale". dichiara l'Assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò.
Dettagli dell’intervento edilizio
L’intervento di riqualificazione nasce dalla necessità di ottimizzare gli spazi a disposizione con ampliamento e razionalizzazione delle superfici a disposizione, protese a soddisfare le esigenze funzionali nel trattamento in sicurezza dei pazienti critici ("CODICI ROSSI") ad elevato rischio.
Il progetto, diretto e redatto dall’Ufficio Tecnico di Asl2, attraverso l’abbattimento di tre pareti interne ha permesso di ottenere un nuovo organismo polivalente di ampie dimensioni di tipo "open space" sostanzialmente distinto in due aree, una dedicata al trattamento potenziale di due pazienti su due lettini di tipo operatorio dedicati e serviti da apparecchiature pensili ed altre due aree con 4 posti letto di terapia semi-intensiva/intensiva, monitorati con telemetria e osservazione anche da remoto.
Il progetto ha contemplato tutti i livelli di finitura edile e affine, serramenti e il rifacimento di tutti gli impianti tecnologici (elettrico, dati, rilevazione fumi, gas medicinali, speciali) con l’acquisto di nuovi testa-letto per i pazienti allettati.
Queste tre aree facenti parte dello stesso locale "OPEN" sono tutte servite da accessi indipendenti con porte scorrevoli e da diversi livelli di separazione potenziale con tende all’occorrenza, per una visione e monitoraggio continui dei pazienti critici in osservazione intensiva.
La versatilità di un organismo di tipo aperto così conformato permette una grande varietà funzionale di utilizzo, con l’accesso contemporaneo ad équipes di medici Specialisti.