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Il prossimo 15 marzo ricorre la decima Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, riconosciuta dalla presidenza del Consiglio dei ministri come Giornata nazionale per il contrasto e la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

Purtroppo quest’anno, per la situazione particolare che stiamo tutti vivendo, non è stato possibile per i pazienti e gli operatori del Centro Disturbi del comportamento Alimentare e Adolescenza (CDAA) dell’Asl 2 organizzare, come gli anni scorsi, iniziative pubbliche di sensibilizzazione per promuovere l’attenzione su questo disturbo, che tra l’altro in questo periodo sta vedendo un aumento di nuovi casi.

Si tratta di una patologia che in Italia assume sempre più i connotati di epidemia sociale: basti pensare che sono 3 milioni le persone, nel 95,9% dei casi donne, che ne soffrono. A livello mondiale i disturbi alimentari, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, rappresentano la seconda causa di morte nella popolazione femminile in adolescenza, dopo gli incidenti stradali.

Comune denominatore, è la difficoltà a comprendere pienamente la portata del fenomeno, anche perchè solo una piccola percentuale di chi soffre chiede aiuto. È fondamentale quindi diffondere la consapevolezza che questi disturbi devono essere condivisi ed affrontati perché possano essere curati; chiediamo di far sentire la voce di chi giorno dopo giorno lotta contro questo disturbo a volte sottovalutato, che nella maggior parte dei casi colpisce ragazze e ragazzi molto giovani.

"A nome dei nostri giovani pazienti chiediamo di ricordare il 15 marzo - interviene il dott. Pier Fabrizio Cerro, Direttore S.C. Psichiatria ponente SPCR-CDA - per puntare l’attenzione attorno a queste patologie, che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. È fondamentale sviluppare una corretta informazione, per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici, che favoriscono la malattia e diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale, orientata all’individuazione precoce e con l’attivazione di percorsi multidisciplinari specializzati."

La diagnosi precoce della malattia e un intervento tempestivo necessitano della presenza di Centri ambulatoriali, Day Hospital e strutture di ricovero come quello di Pietra Ligure, nel padiglione Racamier, che costituisce uno dei 5 centri, a livello nazionale, inseriti nel programma ministeriale "Le buone pratiche di cura nei disturbi del comportamento alimentare".

In occasione della giornata nazionale gli ospiti hanno deciso di "colorare di lilla" il Centro di Pietra Ligure, con fiocchetti, poster e tulle ai balconi per far sentire, a modo loro, di esserci.

centro per la cura dei disturbi alimentari di Pietra Ligure

Pubblicato: 12 Marzo 2021