Che cos’è lo screening oncologico?
Lo screening oncologico è un intervento sanitario finalizzato ad evidenziare una malattia nelle sue fasi iniziali.
L’individuazione delle fasi precoci della malattia può permettere di intervenire tempestivamente con le cure più appropriate, facilitando la guarigione e riducendo la mortalità.
È proponibile solo qualora ne sia stata provata scientificamente l’efficacia in termini di riduzione della mortalità per quella determinata malattia e/o dello sviluppo di nuovi casi.
Attualmente la ricerca medica ha fornito prove sufficienti sull’efficacia degli screening del carcinoma della mammella, del colon retto, della cervice uterina. Le campagne di screening oncologici, previste tra i livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti dal Servizio Sanitario a livello regionale e nazionale, sono state attivate gradualmente nell’Asl 2 con l’offerta nell’anno 2003 dello screening del tumore della mammella, nel 2010 dello screening del tumore del colon retto e nel 2011 dello screening del tumore della cervice uterina.
In cosa consiste lo screening?
I programmi di screening oncologici consistono nell’offerta periodica e gratuita alla popolazione asintomatica, di una determinata fascia d’età, di un esame (test di screening) che consente di individuare precocemente i tumori o i loro precursori in assenza di sintomi (diagnosi precoce).
In questo modo si può ridurre l’impatto della malattia sulla popolazione che si sottopone regolarmente a controlli per la diagnosi precoce di neoplasie o lesioni precancerose.
In caso di esito dubbio, sospetto o positivo vengono effettuati esami più approfonditi di secondo livello.
La partecipazione agli screening oncologici, sia per gli esami di primo che di secondo livello, è completamente gratuita e non necessita di impegnativa del medico curante.
A chi è rivolto lo screening?
Gli inviti all’esecuzione dei test di screening, mediante lettera personalizzata, sono rivolti ai cittadini assistiti nel territorio dell’Asl2 Savonese ed appartenenti alle fasce di età previste dai singoli programmi.
Poiché lo screening è rivolto alla popolazione asintomatica, le persone colpite in precedenza da tumore della mammella, del colon-retto e della cervice uterina non sono invitate ad eseguire i test di screening, ma vengono seguite nell’ambito dei percorsi clinico-assistenziali garantiti per ciascuna patologia