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Il tumore del colon-retto

Sebbene classificato negli Usa come la quarta neoplasia più frequente e la seconda causa di morte, dal 1990 al 2006 la mortalità per tumore del colon-retto è diminuita di oltre il 30%, verosimilmente a causa sia della diagnosi più precoce che delle migliori modalità di cura.

I tumori dell’intestino si sviluppano molto lentamente a partire da piccole formazioni benigne chiamate polipi, che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della loro trasformazione maligna. All’inizio la presenza di sangue può essere non visibile ad occhio nudo, ma identificato con un esame delle feci per questo motivo chiamato “ricerca del sangue occulto”. Su 100 persone che eseguono il test, circa 5 risultano positive per la presenza di sangue nelle feci. La positività può essere legata a problematiche cliniche non patologiche come ad esempio emorroidi, ragadi, ecc.. Oppure alla presenza di formazioni polipoidi che, se rinvenute mediante la colonscopia (accertamento da eseguirsi in caso di positività alla ricerca del sangue occulto), vengono asportate in modo definitivo.

La letteratura scientifica internazionale sostiene che, sottoporsi all’esame del sangue occulto ogni due anni dopo i 50 anni, permette di salvare molte vite.

La fascia di età a maggior rischio è quella compresa tra i 50 e i 74 anni ed è per questo motivo che i programmi di screening colorettale organizzati dalle Aziende sanitarie sono rivolti alle donne e agli uomini di questa età. 

Come si effettua lo screening?

Il test di screening è la ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT). Tutta la popolazione maschile e femminile assistita nel territorio dell’Asl, di età compresa tra i 50 ed i 74 anni, viene invitata ad eseguire il test   con cadenza biennale. 

Perché è utile fare l’esame per la ricerca del sangue occulto?

Il test per la ricerca del sangue occulto permette di identificare la presenza di sangue non visibile ad occhio nudo che, in una percentuale di casi, è legato a piccole formazioni benigne chiamate polipi (adenomi) che, se asportate prima della loro trasformazione carcinomatosa, non determinano alcun problema.

Secondo l’esperienza scientifica, fare l’esame del sangue occulto ogni due anni dopo i 50 anni permette di salvare molte vite. 

Un esame semplice

Per fare l’esame occorre raccogliere in un flaconcino un piccolo campione di feci. Nello screening viene utilizzato un test “di ultima generazione” per cui non sarà quindi necessario seguire una dieta particolare. 

Come si prenota l’esame?

Tutte le persone (uomini e donne) di età compresa tra i 50 e i 74 anni, assistiti nella provincia di Savona sono invitate a partecipare allo screening mediante il recapito a domicilio di lettera personalizzata, indicante una serie di centri dove rivolgersi per ritirare il Kit.

Alla lettera di invito è allegato un opuscolo informativo ed un modulo di consenso informato che spiegano le ragioni e le modalità di esecuzione del test di screening. 

Dove si può ritirare e consegnare il materiale (kit) per il test?

Presentando la lettera di invito ed il consenso informato compilato ai centri prelievo del territorio indicati nella stessa, è possibile ricevere il kit per l’esecuzione del test. 
Una volta raccolto il campione di feci, dovrà essere riconsegnato allo stesso centro nel più breve tempo possibile (e comunque non oltre le 24 ore dalla raccolta).

Si precisa che, al momento, i centri raccolta relativi agli Ambulatori territoriali: Finale Salute, Cairo Salute e Alassio Salute non prestano il servizio screening, che invece è sempre attivo presso i vari Punti presenti nella lettera di invito e i Laboratori Analisi dei quattro Ospedali aziendali con orario, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 12.30.

Consegna del referto/esito del test

L’esito negativo del test (cioè assenza di sangue occulto nelle feci), verrà comunicato mediante lettera al domicilio e la persona sarà richiamata dopo due anni per ripetere il test. 

Il test del sangue occulto nelle feci è un esame che va ripetuto periodicamente anche se il precedente test è risultato negativo?

Il test del sangue occulto fecale è un esame che va ripetuto periodicamente (ogni due anni) anche in assenza di sintomatologia in quanto è possibile ammalarsi successivamente e si possono trovare eventuali polipi molto piccoli o che non hanno sanguinato il giorno del precedente esame. 

E se l’esame risulta positivo?

Su 100 persone che eseguono il test, circa 5 possono risultare positive per la presenza di sangue nelle feci. La positività spesso è legata a cause non tumorali, come per esempio le emorroidi, ma per accertarlo è necessario completare l’esame con un’altra indagine, chiamata colonscopia che verrà eseguita presso i centri di II livello (Servizi di Endoscopia dei presidi ospedalieri di Savona e di Pietra Ligure). In questo caso la persona sarà richiamata telefonicamente dal personale competente e le verranno fornite tutte le informazioni necessarie per programmare il percorso di approfondimento

Se viene individuata la lesione che ha prodotto il sanguinamento (ad es. polipi) è spesso possibile asportarla già nel corso dell’esame.

Anche gli accertamenti di secondo livello vengono eseguiti gratuitamente nell’ambito del programma e, come per il test di base, non occorre la impegnativa del medico curante.

Ciò consente di seguire costantemente la salute del cittadino che aderisce al programma. 

E prima del prossimo invito?

L’esame del sangue occulto è molto efficace per individuare il tumore dell’intestino, anche quando è molto piccolo e non si avverte alcun disturbo. Come ogni esame però, presenta dei limiti; inoltre può capitare che un polipo o anche una lesione tumorale ci siano ma non sanguinino il giorno dell’esame. Per questo è importante ripetere lo screening ogni due anni e non sottovalutare eventuali disturbi che possono manifestarsi anche dopo un esame di screening normale.

I medici di famiglia collaborano al programma di screening e potranno essere consultati per avere indicazioni sullo screening del tumore del colon retto. 

Ultima modifica: 03 Maggio 2024